Edizione 2025

Festival dei Generi Letterari 2025 – 7^ edizione

Continua l’appassionante viaggio del nostro Festival attraverso i generi della narrativa. 

Ogni anno esploriamo tre tipologie di romanzo.

Fin dalla sua prima edizione, Trebbo Sui Generis si caratterizza per la sua volontà e capacità di conciliare diversi profili d’autore: non solo per genere letterario trattato, ma anche per ‘maturità’ letteraria. Accoglie infatti grandi nomi, di rilievo nazionale e internazionale, ma anche nomi meno noti, autori esordienti o affermati a livello territoriale. E’ un piacere, ogni anno, constatare l’affabile scambio che si genera, il dialogo, il confronto, l’ammirazione reciproca. 

Per il pubblico è un’occasione impagabile di passare alcune ore in un contesto amichevole e stimolante.

QUANDO

Sabato 7 e Domenica 8 giugno 2025

Dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00

DOVE

Al Centro di Lettura “L’Isola del Tesoro” di Trebbo di Reno, nel comune di Castel Maggiore (Bologna).

LA PARTECIPAZIONE È LIBERA E GRATUITA

PUOI SEGUIRE TUTTE LE PRESENTAZIONI CHE VUOI

SE VUOI RISERVARE UN POSTO PER TE E I TUOI FAMILIARI O AMICI, PUOI FARLO SCRIVENDO A isoladeltesoro.trebbo@gmail.com 

Il mémoir narrativo, il romanzo di formazione e il romanzo sportivo

Quest’anno, per la VII edizione, abbiamo scelto i generi del MEMOIR NARRATIVO, ROMANZO DI FORMAZIONE e ROMANZO SPORTIVO

Il memoir narrativo è un genere letterario che presenta elementi in comune con la biografia o l’autobiografia, col romanzo storico ed anche con quello psicologico-introspettivo ma se ne differenzia assumendo un’identità propria per alcuni elementi:

  • le fonti storiche in parte incluse (foto, testimonianze, documenti originali di vario tipo),
  • il tema centrale circoscritto: ad una persona, ad un preciso momento della sua vita, ad un evento in particolare, o anche ad un luogo come un paese d’origine, una città, o addirittura una casa d’infanzia,
  • il narratore prevalentemente in prima persona (ma non obbligatoriamente), ma anche altri personaggi
  • una struttura narrativa, cioè un intreccio, una sorta di trama con descrizioni e dialoghi per far “vivere” gli eventi, piuttosto che semplicemente raccontarli, coinvolgendo il lettore all’interno della storia
  • emozioni del narratore

Questi elementi combinati fra loro distinguono il memoir narrativo da un saggio in primis e anche da altre forme di narrativa fiction.

Il romanzo di formazione è probabilmente uno dei generi più antichi e più alti di narrazione. Gli esempi sono innumerevoli in ogni cultura. Il termine nasce come traduzione della parola tedesca Bildungsroman coniata nel 1820 dal filologo Johann Karl Simon Morgenstern per definire quel romanzo in cui il protagonista viene seguito nella sua evoluzione, dall’infanzia o adolescenza all’età adulta.

I primi romanzi ad essere identificati come di formazione sono stati Gli anni di apprendistato di Wilhelm Meister di Goethe (da molti ritenuto il primo per eccellenza), Enrico di Ofterdingen di Novalis, ll rosso e il nero di Stendhal, L’educazione sentimentale di Gustave Flaubert, Le confessioni di un italiano di Ippolito Nievo, David Copperfield di Charles Dickens, le Avventure di Pinocchio di Collodi. Numerosi e celebri capolavori. Ma il romanzo di formazione non ha finito di dire quello che ha da dire e ancora oggi sono molti gli autori che si cimentano con questo genere letterario. Oltre all’elemento del percorso di crescita psicologica del protagonista, il romanzo di formazione è caratterizzato da un contesto storico-sociale realistico, da una forte componente emozionale, etica e relazionale che viene messa alla prova dalle circostanze e dagli eventi.

Il romanzo sportivo è stato – come la narrativa di genere prima che il grande Valerio Evangelisti ne perorasse la causa – a lungo osteggiato, sotto l’influsso di letterati come, fra gli altri, Benedetto Croce, che ritenevano lo sport antitetico alla cultura. Una lancia in favore di una possibile conciliazione fra i due è stata spezzata da Pier Paolo Pasolini col testo Il calcio «è» un linguaggio con i suoi poeti e prosatori. Forse ancora oggi il percorso di acquisizione di dignità letteraria da per gli scritti di carattere sportivo è lontano dall’essere arrivato ad un traguardo. Ma, grazie a vari contributi (come quello di Francesca Petrocchi e del Festival della Letteratura di Mantova), si è arrivati finalmente a riconoscere la “patente” di genere letterario anche a scritti a tema sportivo. In particolare a quegli scritti che vanno oltre la mera cronaca (che pure tante volte possiede notevole raffinatezza espositiva) per narrarne gli effetti sui protagonisti: espandono le descrizioni e le articolano in trame o intrecci, arricchiti da una creatività che può restare ancorata alla realtà o anche discostarsene, costruendo eroi sportivi sull’esempio di figure concrete, e soprattutto trasmettono emozioni e valori come obiettivi, lavoro di squadra, impegno individuale, sopportazione, capacità di rialzarsi dopo ina caduta.

Affiancando, nella nostra 7^ edizione di Trebbo Sui Generis il memoir narrativo, il romanzo di formazione ed il romanzo sportivo, abbiamo voluto seguire anche noi un percorso: conservare e condividere con emozione il ricordo di un passato vissuto o appreso, ispirare valori e conoscenze che formano personalità sensibili capaci di darsi degli obiettivi e perseguirli con fiducia, sapendo riconoscere quando i traguardi originali sono raggiunti o quando devono essere cambiati.

PROGRAMMA (in via di competamento, disponibile a breve….)