Grandi incipit

Questa pagina raccoglie incipit di romanzi di tutte le età, di tutti i generi, di tutte le letterature, antiche, classiche, moderne, contemporanei, per adulti e per ragazzi
Sono incipit famosi, famosissimi, o sconosciuti ma potenti come quelli più famosi.
Con questa pagina vogliamo offrirvi spunti di lettura. Immaginate di pescare, da un’ampolla con tanti bigliettini, uno di questi incipit. Forse vi incuriosirà e vorrete leggere il romanzo. Dopodichè, se vi sarà piaciuto quanto l’incipit vi aveva prospettato, allora a vostra volta, ricorderete questo incipit e magari passerete quel bigliettino a qualcun altro.
Ah! E poi…se vorrete collaborare segnalandoci qualche incipit che vi ha particolarmente colpito, scrivete a isoladeltesoro.trebbo@gmail.com 
Buona ricerca e lettura!

“Apro gli occhi e non so dove sono o chi sono. Non è una novità: ho passato metà della mia vita senza saperlo. Eppure oggi è diverso. È una confusione più terrificante. Più totale”. Open di Andre Agassi

“La percezione della realtà è una convenzione per non impazzire definitivamente: è la cosa più soggettiva che esita. Nelle viscere di Bologna di Massimo Fagnoni

“Stai per cominciare a leggere Se una notte d’inverno un viaggiatore di Italo Calvino. Rilassati. Raccogliti. Allontana da te ogni altro pensiero. Lascia che il mondo che ti circonda sfumi nell’indistinto” Se una notte d’inverno un viaggiatore di Italo Calvino

“Tutti raccontano bugie. Mentiamo tutti. A volte lo facciamo per noi stessi, perchè ci fanno sentire meglio, altre volte per far stare meglio gli altri”. La biblioteca dei mille libri di Irfan Master

 “Una mattina Gregorio Samsa, destandosi da sogni inquieti, si trovò mutato, nel suo letto, in un insetto mostruoso” La metamorfosi di Franz Kafka

“Sapete, e ve l’ho detto spesso, ch’io amo i fiumi. I fiumi trasportano altrettanto bene le idee quanto le merci”. Reno romantico di Victor Hugo

“Ci sono persone che cercano la clandestinità e altre che la ottengono senza intenzione. Col silenzio, la solitudine e la sfuggente discrezione delle creature notturne. La vita è un lavoro a maglia che ti intreccia col tutto. Ma loro sono un punto fallato che si allarga sciogliendo la trama fino a rendere impossibile ricongiungere gli orli“. Gli invisibili di Valerio Varesi

“Solo lasciandosi avviluppare dalla noia è possibile sperimentare il sussulto vitale dello stupore” Reo confesso di Valerio Varesi

“Ogni notte ritornavano. Sentiva il loro rombo cupo in sottofondo, una minacciosa marcia di guerra che si faceva sempre più forte. A poco a poco tutto il carcere ne vibrava e anche gli assassini si mettevano a pregare in silenzio, redenti dalla paura”. La sentenza di Valerio Varesi

“Una mattina Uno sognò che quelle linee rette che delimitavano da sempre la sua cella e la sua vita, quelle linee dritte e sottili che gli impedivano qualsiasi movimento, non fossero invalicabili. Vero, a memoria di numero, nessuno era mai evaso dalla prigione, ma perché non provarci? Allungò un passo, nulla lo trattenne, superò la linea e si allontanò”.  Il mio nome è Zero di Vio Cavrini

“Ci vuole un segnalibro: un segnalibro è come una specie di bacchetta magica, è l’unico mezzo che possiamo usare per tenere il conto di quello che è già accaduto e di quello che deve ancora accadere”. Il libraio sotterraneo di Guido Quarzo

“Martino chiude gli occhi e allunga le gambe al massimo, mentre le dita lente delle mani s’infilano nel caldo della sabbia, setacciando minuscoli tesori”. Salto nell’ultramondo di Bruno Tognolini

“Vi racconterò quello che mi è successo quando avevo tredici anni. E’ una cosa che non sono riuscito a dimentiare, come se la storia mi avesse afferrato per il collo. Può sembrare strano, ma sento perfino le ‘mani’ della storia su di me, una sensazione così precisa che so addirittura che si tratta di mani coi guanti. Finchè la storia rimarrà un segreto, mi terrà prigioniero. Adesso che ho cominciato a scrivere provo giù un vago sollievo. Le ‘mani’ della storia mi stanno ancora addosso, ma un dito si è sollevato, come promessa che sarò libero quando avrò finito. Il libro selvaggio  di Juan Villoro

“Se storie di marinai su arie di marinai, 
fortunali e avventura, freddo e calura,
se golette, isole e uomini abbandonati a terra
e bucanieri e tesori sepolti, 
e tutte le romanzesche avventure d’altri tempi, 
rinarrate esattamente al modo antico, 
possono piacere, come un tempo mi piacquero, 
anche ai giovani d’oggi, più smaliziati: 
– Così sia, e avanti senza esitare! Altrimenti, 
se il giovane che studia, avendo scordato 
gli antichi desideri, non ha più passione 
oer Kingstone o Ballantyene il prode, 
o per Cooper del bosco e dell’onda: 
– Ancora sia così! E a me sia concesso
con tutti i miei pirati spartire la tomba 
dove giacciono essi e le loro gesta!” L’Isola del Tesoro  di Robert Louis Stevenson

“Era una notte buia e tempestosa” Paul Clifford di Edward Bulwer-Lytton

“Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura chè la diritta via era smarrita” Commedia di Dante Alighieri

“È cosa nota e universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di un solido patrimonio debba essere in cerca di moglie” Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen

“Tutte le famiglie felici si somigliano; ogni famiglia infelice è invece infelice a modo suo” Anna Karenina di Lev Tolstoj

“Le donne, i cavallier, l’armi, gli amori, le cortesie, l’audaci imprese io canto” Orlando Furioso di Ludovico Ariosto

“Molti anni dopo, di fronte al plotone di esecuzione, il colonnello Aureliano Buendía si sarebbe ricordato di quel remoto pomeriggio in cui suo padre lo aveva condotto a conoscere il ghiaccio”. Cent’anni di solitudine di Gabriel Garcia Màrquez

“Cantami, o diva, del Pelìde Achille l’ira funesta che tanti lutti adduse agli Achei” Iliade di Omero

“Il sacrificio della patria nostra è consumato: tutto è perduto; e la vita, seppure ne verrà concessa, non ci resterà che per piangere le nostre sciagure, e la nostra infamia”. Le ultime lettere di Jacopo Ortis di Ugo Foscolo

“Molte ragazze davvero belle hanno dei piedi davvero brutti” La scopa del sistema di David Foster Wallace

“Era una gioia appiccare il fuoco. Era una gioia speciale vedere le cose divorate, vederle annerite, diverse.” Fahrenheit 451 di Ray Bradbury

“Un grido s’avvicina, attraversando il cielo” L’arcobaleno della gravità di Thomas Pynchon

“Nel diciottesimo secolo visse in Francia un uomo, tra le figure più geniali e scellerate di quell’epoca non povera di geniali e scellerate figure” Il profumo di Patrick Süskind

“Il Male ha i suoi vizi” Le voci della morte di Andrea Del Castello