Tutti i vincitori del premio Nobel per la Letteratura: dal 1901 ad oggi
Il Nobel per la Letteratura del 1901 va a Sully Prudhomme: il primo Nobel letterario è stato assegnato al poeta francese Prudhomme, le cui opere più importanti sono state pubblicate dal 1865 ai primi anni del Novecento. Tra i suoi testi più famosi abbiamo Stances et Poèmes e Impressions de la guerre. Non è facile trovare sue opere pubblicate in italiano, ma i suoi Pensieri possono essere acquistati in eBook a 99 centesimi.
Il Premio Nobel per la Letteratura del 1902 è Theodor Mommsen: grande studioso e scrittore storico noto in particolare per la sua Storia di Roma, opera che riveste ancora oggi una notevole importanza in merito alla materia trattata. Il suo monumentale capolavoro (formato da ben 8 libri) è difficile da reperire in versione cartacea ma può essere acquistato in eBook a meno di 3 euro.
Il Nobel per la Letteratura del 1903 va a Bjornstjerne Martinus Bjornson: grande poeta e drammaturgo norvegese; in Italia sono in vendita, al momento, Un fallimento e Al di là delle forze umane.
Il Premio Nobel del 1904 è assegnato a Frédéric Mistral e José Echegaray y Eizaguirre: doppia assegnazione nel 1904, al poeta francese di lingua occitana (ovvero di lingua d’Oc) Mistral, autore del poema Mirèio, e al drammaturgo spagnolo Echegaray y Eizaguirre, di cui in italiano è possibile leggere O pazzia o santità, edito da Liguori.
Nel 1905 il premio va a Henryk Sienkiewicz: autore polacco insignito per i suoi “meriti come scrittore epico”. Il suo romanzo di gran lunga più famoso è Quo vadis?, ambientato nella roma imperiale. In italiano è possibile leggere diverse altre opere dello scrittore polacco, come Bartek il trionfatore, Il diluvio e Janko il musicista.
Il primo Premio Nobel italiano per la Letteratura arriva nel 1906 per Giosuè Carducci: all’autore italiano il premio venne conferito “non solo in riconoscimento dei suoi profondi insegnamenti e ricerche critiche, ma su tutto un tributo all’energia creativa, alla purezza dello stile ed alla forza lirica che caratterizza il suo capolavoro di poetica”. Tra le sue opere ricordiamo Juvenilia, Rime Nuove, le Odi barbare e Rime e Ritmi.
Il Nobel nel 1907 è conferito a Rudyard Kipling: dopo Carducci il riconsocimento va al famoso autore britannico nato a Bombay. Tra le sue opere ricordiamo Il libro della giungla, Capitani Coraggiosi e il racconto di spionaggio intitolato Kim.
Il premio del 1908 viene assegnato al filosofo Rudolf Christoph Eucken, per la “sua seria ricerca della verità, il suo potere di penetrare il pensiero, la sua enorme capacità di visione, il calore e la forza delle sue opere con le quali ha trasmesso una filosofia idealistica della vita”.
Il primo Nobel per la Letteratura a una donna nel 1909 viene assegnato a Selma Lagerlöf, romanziera svedese nota per La saga di Gösta Berling e altri testi legati alla tradizione del paese scandinavo. Da ricordare anche Jerusalem e L’imperatore di Portugallia. Diverse sue opere sono pubblicate in Italia da Iperborea.
Il Nobel nel 1910 viene assegnato a Paul Johann Ludwig Heyse, noto come Paul von Heyse, scrittore, drammaturgo, traduttore e poeta tedesco. Tra i testi attualmente reperibili in italiano abbiamo Un matrimonio a Capri, Nerina – Il romanzo del segreto amore di Leopardi e Un anno in Italia.
Il Nobel per la Letteratura nel 1911 va a Maurice Maeterlinck, attribuito in special modo per la sua opera drammatica ricca di immaginazione. Oltre che di drammi e fiabe Maeterlinck è autore di bei saggi naturalistici come la trilogia dedicata ad api, termiti e formiche, L’intelligenza dei fiori e il toccante scritto Il mio cane.
Nel 1912 il Nobel per la Letteratura è stato assegnato all’artista tedesco Gerhart Hauptmann autore de I tessitori e – tra gli altri – di due testi ora editi da Sellerio: Il fantasma e Il mostro marino.
Il bengalese Rabindranath Tagore si aggiudica il Nobel nel 1913 “per la profonda sensibilità, per la freschezza e bellezza dei versi che, con consumata capacità, riesce a rendere nella sua poeticità, espressa attraverso il suo linguaggio inglese”. Tra i tanti libri editi in Italia ricordiamo Il canto della vita e Poesie d’amore.
Il Nobel per la Letteratura non viene assegnato nel 1914. Nel 1915 lo vince Romain Rolland, scrittore dal credo pacifista e umanitario, autore del Gian Cristoforo, un romanzo in dieci volumi, e di molte opere dedicate ad altri grandi pensatori, in Italia edite da Castelvecchi. Testi dedicati, tra gli altri, a Beethoven, Tolstoj e Gandhi.
Nel 1916 il Nobel viene conferito a Carl Gustaf Verner von Heidenstam, scrittore svedese. Esiste un’edizione delle sue opere targata UTET del 1970.
Nel 1917 vengono premiati due Danesi: Henrik Pontoppidan, narratore naturalista, e Karl Adolph Gjellerup, scrittore e poeta del modernismo danese. Attualmente non si trovano in commercio in Italia libri dei due autori, in passato pubblicati da UTET e Fabbri.
Nel 1918 il Nobel per la Letteratura non viene assegnato, nel 1919 viene vinto dal poeta svizzero Carl Spitteler, pubblicato in passato da UTET e Fabbri.
Nel 1920 il premio va a Knut Hamsun per Il risveglio della terra, un romanzo epico dai toni idilliaci. In italiano abbiamo diversi libri dell’autore, tra cui Pan, di Adelphi.
Nel 1921 vince il Nobel letterario Anatole France, autentica autorità letteraria francese del periodo, autore di numerose opere tra cui la tetralogia della Storia Contemporanea.
Nel 1922 viene premiato Jacinto Benavente, “per il felice metodo col quale ha proseguito la tradizione illustre del dramma spagnolo”, le cui opere decenni fa furono edite da UTET.
Il Premio Nobel per la Letteratura del 1923 è vinto da William Butler Yeats, grande poeta, drammaturgo e scrittore irlandese.
Nel 1924 viene premiato il polacco Władysław Reymont per il suo romanzo I contadini.
Il Nobel nel 1925 va al drammaturgo George Bernard Shaw, autore di grandi commedie come Candida e altre opere racchiuse in Commedie gradevoli e sgradevoli, ma anche di saggi divenuti noti col tempo, come il Manuale del rivoluzionario.
Vincitore del Nobel della Letteratura nel 1926 è l’italiana Grazia Deledda “per la sua ispirazione idealistica, scritta con raffigurazioni di plastica chiarezza della vita della sua isola nativa [la Sardegna]”. Il suo romanzo più famoso è Canne al vento.
Nel 1927 il premio va al filosofo francese Henri Bergson per le sue “ricche e animate idee” e la ” brillante capacità con la quale ha saputo esprimerle”. Tra i suoi libri Materia e Memoria e Il riso – Saggio sul significato del comico.
Nel 1928 viene premiata Sigrid Undset per l’”imponente descrizione della vita nordica durante il medioevo”. Tra i suoi libri Kristin figlia di Lavrans e Vita di sant’Halvard.
Il 1929 è l’anno del grande Thomas Mann: il Nobel gli viene assegnato in particolar modo per I Buddenbrook e La montagna incantata.
Nel 1930 il premio è vinto da Sinclair Lewis romanziere e drammaturgo a stelle strisce, primo Nobel statunitense per la letteratura, autore di testi come Babbit e Diari del Minnesota.
Nel 1931 viene insignito il poeta svedese Erik Axel Karlfeldt: per leggere le sue opere occorre reperire delle vecchie edizioni UTET o Fabbri.
Vincitore del Premio Nobel per la Letteratura del 1932 è l’inglese John Galsworthy: il suo capolavoro è La saga dei Forsyte.
Nel 1933 viene premiato Ivan Alekseevič Bunin “per la precisione artistica con la quale ha trasposto le tradizioni classiche russe in prosa”. Tra le sue opere A proposito di Cechov e i Racconti d’amore editi da Rizzoli.
Tra i vincitori del Nobel italiani nel 1934 rientra anche Luigi Pirandello: è il terzo scrittore italiano ad aggiudicarsi il premio (ne arriveranno altri tre).
Nel 1935 nessuna assegnazione, nel 1936 il Nobel va al drammaturgo statunitense Eugene Gladstone O’Neill, autore di testi come Strano interludio e Il lutto si addice ad Elettra.
Vincitore del Nobel nel 1937 è Roger Martin Du Gard per il suo ciclo romanzesco I Thibault (ora fuori commercio, a suo tempo edito da Mondadori).
Nel 1938 la vincitrice del premio è Pearl S. Buck, “per le sue epiche descrizioni della vita contadina in Cina” e i suoi “capolavori biografici”. La buona terra è forse il suo romanzo più famoso.
Nel 1939 viene insignito il finlandese Frans Eemil Sillanpää, autore di Santa miseria e Silja (fuori commercio, occorre cercare le edizioni dedicate ai Nobel di Fabbri e Utet o altre edite da Mondadori e Dell’Oglio).
Non vi sono vincitori del Nobel per la Letteratura dal 1940 al 1943. Nel 1944 viene assegnato a Johannes Vilhelm Jensen, considerato uno dei maggiori scrittori danesi del 900. Anche per lui occorre reperire vecchie edizioni delle opere targate UTET o Fabbri.
Nel 1945 la vincitrice è Gabriela Mistral poetessa cilena di cui è possibile leggere in italiano Il canto che amavi – Poesie scelte, edito da Marcos y Marcos.
A vincere il Nobel nel 1946 è Herman Hesse, tra i cui libri ricordiamo Siddharta, Demian e Narciso e Boccadoro.
Nel 1947 vince il premio André Gide, lo scrittore e pensatore francese autore de L’immoralista.
Nel 1948 il premio va al poeta e drammaturgo Thomas Stearns Eliot per il “notevole e pioneristico contributo alla poesia contemporanea”.
Nel 1949 il vincitore è William Faulkner, grande narratore americano auotre di romanzi come La paga dei soldati e L’urlo e il furore.
Il Nobel per la Letteratura del 1950 va a Bertrand Russel, filosofo, saggista e matematico inglese, per gli scritti in cui “si erge a campione degli ideali umanitari e della libertà di pensiero”. In Italia molti suoi libri (come Storia della filosofia occidentale) sono pubblicati da TEA.
Il premio nel 1951 va a Par Fabian Lagerkvist, uno dei massimi scrittori svedesi del 900. Tra le suo opere ricordiamo Il nano e Barabba; in Italia diversi libri sono pubblicati da Iperborea.
Nel 1952 il vincitore è Francois Mauriac, giornalista, critico e scrittore francese: Groviglio di vipere è uno dei suoi romanzi più famosi.
Nel 1953 il Nobel viene assegnato a Winston Churchill (sì, quel Winston Churchill) “per la sua padronanza delle descrizioni storiche e biografiche, nonché per la brillante oratoria in difesa ed esaltazione dei valori umani”, oltre che politico anche storico autore di diversi importanti libri sulla Seconda Guerra Mondiale.
Nel 1954 a vincere è Ernest Hemingway, l’amatissimo scrittore statunitense, autore di testi come Addio alle armi, Per chi suona la campana e Il vecchio e il mare.
Nel 1955 è l’islandese Halldór Laxness a ricevere il premio per la sua “opera epica che ha rinnovato l’arte e la letteratura islandese”. Autore molto prolifico, tra i suoi testi più importanti abbiamo Salka Valka e Gente Indipendente, in vendita in libreria per le edizioni Iperborea.
Nel 1956 il Nobel per la Letteratura va a Juan Ramón Jiménez, poeta spagnolo. Tra le sue opere ricordiamo Platero e io e Sessantotto canzoni.
Il Premio Nobel nel 1957 è assegnato ad Albert Camus, scrittore e filosofo autore de Lo straniero, La peste e dei saggi L’uomo in rivolta e Il mito di Sisifo.
Nel 1958 il premio è conferito a Boris Leonidovič Pasternak, che tuttavia lo rifiutò su pressione dell’URSS. Il vendutissimo Il dottor Živago è il suo romanzo più famoso.
Nel 1959 il vincitore del Nobel per la Letteratura è Salvatore Quasimodo “per la sua poetica lirica, che con ardente classicità esprime le tragiche esperienze della vita dei nostri tempi”, poeta italiano tra i più importanti esponenti dell’ermetismo e grande traduttore.
Il premio nel 1960 è vinto da Saint-John Perse, poeta francese di cui sono in commercio in Italia opere come Anabase e Uccelli.
Il 1961 è l’anno dello jugoslavo Ivo Andrić, autore de Il ponte sulla Drina e dei famosi Racconti di Sarajevo.
Il Nobel nel 1962 è assegnato a John Steinbeck “per le sue scritture realistiche ed immaginative”; tra i suoi capolavori abbiamo Furore e Uomini e topi.
Nel 1963 il Nobel va al poeta greco Giorgos Seferis (vero nome Giorgos Seferiádis). Tra i testi italiani in commercio troviamo Giorni – 16 febbraio 1925-17 agosto 1931 e Sei notti sull’Acropoli.
Il Premio Nobel è vinto nel 1964 da Jean-Paul Sartre, filosofo e narratore francese autore de L’essere e il nulla e de La Nausea. Sartre rifiutò il riconoscimento.
Nel 1965 il premio va a Michail Aleksandrovič Šolochov, autore de I racconti del Don e Il placido Don. Attualmente le sue opere non ci risultano in commercio, tra le edizioni precedenti segnaliamo come l’edizione UTET del 1979.
Due vincitori del Nobel per la Letteratura in elenco per il 1966: Shmuel Yosef Agnon “per la sua arte narrativa profondamente caratteristica con i temi della vita della gente ebrea” e Nelly Sachs “per la sua scrittura lirica e drammatica eccezionale, che interpreta il destino d’Israele con resistenza commovente”. Del primo abbiamo molte opere pubblicate da Adelphi, per Nelly Sachs segnaliamo Poesie, edito da Einaudi.
Nel 1967 vince Miguel Ángel Asturias, scrittore e poeta guatemalteco. Tra i suoi libri Uomini di mais.
Il riconoscimento nel 1968 va a Yasunari Kawabata, uno degli scrittori giapponesi più famosi in assoluto, autore de Il disegno del piviere e de Il paese delle nevi.
Nel 1969 il Nobel va a Samuel Beckett, il grande artista irlandese autore di Aspettando Godot e della trilogia narrativa composta da Molloy, Malone muore e L’innominabile.
Nel 1970 il vincitore del Nobel è Aleksandr Solženicyn, autore di Una giornata di Ivan Denisovič e di Arcipelago Gulag.
Nel 1971 il premio va al poeta cileno Pablo Neruda, uno dei poeti più famosi a livello globale del secolo scorso.
Il Premio Nobel del 1972 è assegnato a Heinrich Böll, narratore tedesco autore di Foto di gruppo con signora e di Opinioni di un clown.
Il vincitore del 1973 è Patrick White, scrittore australiano autore de Il giardino sospeso e L’albero dell’uomo.
Due vincitori per il Nobel del 1974, entrambi svedesi: Eyvind Johnson e Harry Martinson. Del primo autore abbiamo in commercio in Italia Il tempo di sua grazia (edizioni Iperborea), mentre per leggere Martinson è necessario recuperare precedenti volumi come quello facente parte della collana UTET dedicata ai premi Nobel.
L’italiano Eugenio Montale vince il Nobel della Letteratura nel 1975: l’autore di Ossi di Seppia è il quinto connazionale a ricevere il riconoscimento.
Il 1976 è l’anno del romanziere Saul Bellow. Tra i suoi libri più famosi Il re della pioggia e Herzog.
Nel 1977 il vincitore è il poeta spagnolo Vicente Aleixandre, di cui in Italia Einaudi ha pubblicato La distruzione o amore, e le edizioni Liguori il testo Ambito.
Isaac B. Singer vince il Nobel nel 1978. Prolifico autore di lingua yiddish, di lui ricordiamo i romanzi La fortezza e Il mago di Lublino e la raccolta di racconti Gimpel l’idiota.
Nel 1979 il premio va al poeta greco Odysseas Elytīs, di cui abbiamo molte opere pubblicate in italiano da Donzelli.
Il Nobel per la Letteratura del 1980 va a Czesław Miłosz, poeta polacco di cui si possono leggere splendide edizioni delle opere targate Adelphi.
Il pensatore bulgaro Elias Canetti vince il premio nel 1981. Grande saggista, il suo unico romanzo è Auto da fé.
A vincere il Nobel nel 1982 è Gabriel García Márquez, uno dei più noti autori contemporanei. Oltre a Cent’anni di solitudine altre grandi opere sono Cronaca di una morte annunciata e L’amore ai tempi del colera.
Il 1983 è l’anno di William Golding, autore del famosissimo Il signore delle mosche.
Nel 1984 viene premiato il poeta ceco Jaroslav Seifert, di cui Einaudi ha pubblicato la raccolta Vestita di luce – Poesie 1925-67.
Il 1985 è l’anno di Claude Simon “che nei suoi romanzi fonde la creatività del poeta e del pittore nella profonda conoscenza del tempo e la descrizione della condizione umana”. Tra i suoi titoli in commercio in Italia abbiamo La strada delle Fiandre e L’erba.
Il vincitore del Premio Nobel per la Letteratura del 1986 è il nigeriano Wole Soyinka, scrittore noto maggiormente per le sue poesie e le sue opere teatrali. In Italia diversi testi sono editi da Jaca Book.
Il premio nel 1987 va a Joseph (Iosif) Brodsky, poeta russo emigrato negli States le cui opere sono pubblicate in Italia da Adelphi.
Nagib Mahfuz è il vincitore del Nobel del 1988: tra i libri dell’autore egiziano ricordiamo Miramar e Vicolo del mortaio.
Nel 1989 il riconoscimento va a Camillo José Cela “per una prosa ricca ed intensa, che con la pietà trattenuta forma una visione mutevole della vulnerabilità dell’uomo”. L’alveare è considerata la sua opera più importante.
Nel 1990 il Nobel va al messicano Octavio Paz, uno dei più importanti poeti in lingua spagnola della seconda parte del secolo scorso, che ha esercitato una potente influenza su molti poeti sudamericani a lui contemporanei.
Nel 1991 il Nobel per la Letteratura va a Nadine Gordimer, scrittrice sudafricana che in molti suoi testi affronta le tensioni dovute alla segregazione razziale nel proprio stato. Oltre a romanzi come I giorni della menzogna e Un mondo di stranieri è autrice di diverse importanti raccolte di racconti.
Nel 1992 a vincere è il poeta santaluciano Derek Walcott, autore in grado di “decantare il mondo della periferia”, come scrisse Brodsky. Di lui ricordiamo Omeros e Mappa del nuovo mondo (editi da Adelphi).
Nel 1993 viene premiata Toni Morrison per i suoi racconti visionari e di “rilevanza poetica”. La scrittrice statunitense è autrice anche di importanti romanzi com Canto di Salomone e Amore.
Nel 1994 il vincitore del Nobel è Kenzaburō Ōe, secondo giapponese ad aggiudicarsi il premio. Molti suoi libri sono editi in italiano da Garzanti.
Nel 1995 a vincere è l’irlandese Seamus Heaney, grande poeta del rinascimento poetico irlandese di cui ricordiamo Una porta sul buio.
La poetessa Wisława Szymborska vince il Nobel nel 1996. Dell’autrice, molto amata e nota anche al grande pubblico, in Italia molte opere sono edite da Adelpi. Tra i suoi libri, Il massaggiatore mistico e La maschera dell’Africa.
Vincitore del Nobel per la Letteratura del 1997 è l’italiano Dario Fo, che “seguendo la tradizione dei giullari medioevali, dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi”. Molte sue opere sono state concepite assieme a Franca Rame, di recente scomparsa.
Il vincitore del 1998 è José Saramago, grande scrittore e saggista portoghese autore di Cecità.
Nel 1999 a ricevere il premio è l’artista tedesco Günter Grass, autore, tra gli altri, de Il tamburo di latta, di Gatto e Topo e Anni di cani.
Il Premio Nobel per la Letteratura nel 2000 va al cinese Gao Xingjian, autore di saggi, poesie, disegni, film, opere teatrali e di romanzi come La montagna dell’anima.
Nel 2001 il vincitore è Vidiadhar Surajprasad Naipaul, scrittore di Trinidad, premiato “per aver unito una descrizione percettiva ad un esame accurato incorruttibile costringendoci a vedere la presenza di storie soppresse”.
Nel 2002 vince l’ungherese Imre Kertész, di origine ebraiche, autore di Essere senza destino, romanzo in cui descrive l’esperienza (da lui vissuta) di un ragazzo ad Auschwitz.
Il premio Nobel per la Letteratura nel 2003 va allo scrittore J.M. Coetzee, da noi molto amato, autore di romanzi come Vergogna, Aspettando i barbari e il recente L’infanzia di Gesù.
Nel 2004 viene premiata l’austriaca Elfriede Jelinek: il suo libro più famoso è La pianista.
Nel 2005 il vincitore del Nobel è Harold Pinter, grande drammaturgo e commediografo inglese di cui è possibile leggere molti capolavori nel bel volume Teatro a lui dedicato da Einaudi.
Nell’elenco dei vincitori del Nobel per la Letteratura si aggiunge, nel 2006, Orhan Pamuk,scrittore turco amatissimo in tutto il mondo, di cui ricordiamo Il libro nero e Il mio nome è rosso.
Nel 2007 il premio va a Doris Lessing, scrittrice inglese «cantrice dell’esperienza femminile che con scetticismo, passione e potere visionario ha messo sotto esame una civiltà divisa».
Nel 2008 viene insignito Jean-Marie Gustave Le Clézio, autore francese di cui molti romanzi, tra cui Terra amata, sono pubblicati in italiano da Rizzoli
Nel 2009 il Nobel va a Herta Müller, artista nata in Romania e trasferitasi in Germania, premiata poiché “con la concentrazione della poesia e la franchezza della prosa, dipinge il paesaggio degli spodestati”.
Nel 2010 vincitore del Nobel letterario è Mario Vargas Llosa, scrittore peruviano autore de La città e i cani e La casa verde.
Nel 2011 il Nobel è assegnato allo svedese Tomas Tranströmer, poeta che con “le sue immagini condensate e traslucide, ci ha dato nuovo accesso alla realtà”. In italiano alcune sue opere sono pubblicate da Iperborea e Crocetti.
Nel 2012 vincitore del Nobel è Mo Yan, il grande romanziere cinese autore di Sorgo rosso e della bella raccolta di racconti L’uomo che allevava i gatti.
Nel 2013 il Nobel va alla canadese Alice Munro, “maestra del racconto breve contemporaneo”, pubblicata in Italia da Einaudi.
Nel 2014 il Premio Nobel per la Letteratura va a Patrick Modiano, scrittore e sceneggiatore francese, “per l’arte della memoria con la quale ha evocato i destini umani più inafferrabili e scoperto il mondo della vita dell’occupazione”. I romanzi di Modiano rievocano spesso il periodo dell’occupazione nazista in Francia.
Il Nobel 2015 per la Letteratura va a Svetlana Aleksievic, giornalista e scrittrice di origini ucraine. Ecco chi è cosa ha scritto.
Il Nobel del 2016 è stato assegnato per la prima volta ad un cantautore, Bob Dylan.
Il Nobel del 2017, è stato assegnato al giapponese naturalizzato inglese, Kazuo Ishiguro, che, in romanzi di grande forza emotiva, ha scoperto l’abisso sotto il nostro illusorio senso di connessione con il mondo.
Il Nobel del 2018, come si sa, non è stato assegnato per lo scandalo che ha coinvolto la commissione.
Nel 2019 sono stati assegnati due premi: a Peter Handke per il suo influente lavoro che con ingegnosità linguistica ha esplorato la periferia e la specificità dell’esperienza umana e a Olga Tokarczuk per la sua immaginazione narrativa che, con una passione enciclopedica, è in grado di presentare il superamento dei propri limiti come una forma di vita.
Nel 2020 il Nobel è stato assegnato a Louise Glück per la sua inconfondibile voce poetica che con austera bellezza rende universale l’esistenza individuale.
Nel 2021 il Nobel è stato assegnato a Abdulrazak Gurnah per la sua intransigente e profonda analisi degli effetti del colonialismo e del destino del rifugiato nel golfo tra culture e continenti.