La Compagnia della Bussola

Gruppo di Lettura La Compagnia della Bussola


Come è organizzato

La Compagnia della Bussola propone ad ogni incontro non un libro solo per tutti, ma un tema su cui riflettere attraverso libri di varie genere.

Ogni lettore potrà scegliere da una lista che viene proposta dalla leader del gruppo. La lista però non è vincolante: se qualcuno vuole suggerire un altro libro che gli sembra altrettanto inerente al tema, che magari ha a casa e non ha ancora letto, può farlo; anzi, verrà aggiunto alla lista.

Il gruppo, ideato, avviato e gestito da Cristina Battelli, è aperto a tutti.

Periodicamente verranno organizzate serate-cinema trovandosi in biblioteca a vedere un film tratto da un libro.

Un’apposita bacheca virtuale raccoglierà riflessioni e spunti di lettura in modo da portare al di fuori del gruppo i risultati degli incontri e stimolare nuove partecipazioni.

Quando si ritrova

Il gruppo si ritrova in presenza una volta al mese, quando si parlerà dei libri letti in relazione al tema: si potranno riportare impressioni, emozioni, citazioni; si potrà dire se e in cosa quella lettura, sotto la prospettiva del tema, ha portato qualche cambiamento in quella che era la visione originale del tema stesso. 
Quindi verrà scelto il tema per l’incontro successivo.

Dopo due settimane dall’incontro in presenza, il gruppo si ritrova anche una volta al mese online (sono le date contrassegnate da OL) per accennare come sta procedendo la lettura, dire alcune prime impressioni e magari comunicare che di aver cambiato libro.

Il suo statuto nei Diritti del Lettore di Pennac

In Come un romanzo, Pennac elenca e commenta dieci regole per una lettura libera e serena, che noi facciamo nostre.

  1. il diritto di non leggere
  2. il diritto di saltare le pagine
  3. il diritto di non finre il libro
  4. il diritto di rileggere
  5. il diritto di leggere qualsiasi cosa
  6. il diritto al bovarismo
  7. il diritto di leggere ovunque  
  8. il diritto di spizzicare
  9. il diritto di leggere ad alta voce
  10. il diritto di leggere a bassa voce