Giochi di ruolo, di Gabriella Genisi (Marsilio)

Giochi di ruolo, di Gabriella Genisi (Marsilio)

L’autrice della serie con protagonista l’affascinante commissario Lolita Lobosco, la poliziotta più sexy del Mediterraneo, mette al centro di questo romanzo Giancarlo Caruso, fascinoso vicequestore siciliano già visto in servizio a Padova. Dopo il fallimento della relazione con Lolita e un paio di relazioni sbagliate, Caruso accetta l’incarico di primo dirigente al commissariato di Manfredonia, in provincia di Foggia. Il comune è stato commissariato per due volte in pochi anni per infiltrazioni mafiose ma lui, sognatore col chiodo e l’Harley-Davidson, ama le sfide.
“In questa provincia convivono due anime, quella onesta della gente operosa e perbene, e un’altra criminale da tempo immemorabile. C’è il rischio che la peggiore delle due prenda il sopravvento sull’altra e ne azzeri i sogni, i progetti, le speranze. Insieme a ogni possibilità di riscatto. Qui i giovani se ne vanno, si iscrivono alle università del nord e non tornano più. E lo sai chi sono i pochi che restano? Quelli che vivono sulle spalle degli altri, che delinquono, che si infiltrano nelle amministrazioni pubbliche succhiando soldi e sangue. Oltre a un pugno di sognatori. Quelli che mi assomigliano, ancora convinti che il bene possa vincere sul male. È banale, lo so, ma è l’unica ragione per cui mi trovo qui.” Con queste parole spiega la sua scelta al biondo sostituto procuratore Alessandra Miranda, sensazionale donna d’acciaio che cerca di scalzare dal cuore di Caruso l’ingombrante ricordo di Lolita. Ma, giusto per suscitarne la gelosia retroattiva, la commissaria barese compare sulla scena anche in questa vicenda, se pure come comprimaria. Sarà il mistero della morte di Savino Vitulano, erede di una fortuna, trovato con una siringa di Fentalyn infilata nel braccio, a unire i tre. Le indagini li porteranno a Bologna, dove Vitulano era studente al Dams negli anni Ottanta: in quegli anni la città era la capitale italiana dei giochi di ruolo con capostipite Dungeons & Dragons ed era stata teatro di delitti rimasti misteriosi per cui si parlò di un serial killer del Dams. E sarà proprio all’ombra delle Due Torri che verrà dipanato l’intreccio, fra un piatto di tortellini in brodo e uno di tagliatelle alla romagnola.