Ossoduro Missione Natale, di Guido Sperandio
Un giallo per i lettori più giovani con una trama semplice ma sempre accattivante, sul tema del Natale, con personaggi che, animali antopomorfizzati, sanno conquistare immediatamente la simpatia dei bambini. Nello stesso tempo, il registro linguistico usato dall’autore, diretto incalzante ed intelligentemente umoristico, trascina nella lettura anche gli adulti.
Ossoduro è “il mastino più mastino d’America, il cane-poliziotto più famoso di Big Bang City”, ormai vicino alla pensione (ma ci vorrà veramente andare?), sottoposto ad un capo burbero e affiancato da Nick, un giovane agente forse meno tonto di quanto Ossoduro voglia far credere ai suoi lettori. In prossimità del Natale viene chiamato ad indagare sulla scomparsa di Babbo Natale e delle sue renne.
Sulle tracce di quel camion Ossoduro arriva ad una multinazionale, “un’azienda che appartiene ad un’altra azienda, la quale appartiene ad una terza azienda, che appartiene a una quarta…”, immagine di grande efficacia per rappresentare la complessità di tante catene societarie dell’attuale mondo industriale. In questa piramide di aziende, il padrone della ditta di trasporti cui appartiene il camion rapitore ed il padrone della X-Mas Company, multinazionale dei giocattoli, è uno solo. Ma complicati intrecci politici impediscono a Ossoduro di denunciarlo. A quel punto deve giocare d’astuzia e da solo.
Il talento ‘giallistico’ dell’autore si esprime anche in questo romanzo per bambini, con un alto livello di resa espressiva per la narrazione a ritmo serratissimo. Grazie ad una prosa moderna, costruita su frasi brevissime, tutte col punto a capo, immediate ed esplosive come colpi di fucile, l’autore travolge nello svolgimento della trama, senza dare tregua. Sembra che abbia scelto parola per parola ponderandola alla ricerca di quella più adeguata a rendere l’effetto narrativo voluto, ora di suspense, ora di humor; ma nello stesso tempo, sembra che le frasi gli si siano formate con istintiva fluidità.