Se mi ami sopravvalutami, di Viviana Viviani (Controluna)
Un messaggio forte quello di Viviana Viviani che in questa sua raccolta di poesie, coraggiosamente ed efficacemente, concilia due nature che si ritengono comunemente antitetiche: quella scientifica e quella umanistica. Ingegnere con la passione per la scrittura, ha trovato una via nuova per esprimere la propria multiforme personalità, quella di una poesia lirica che sfrutta il lessico della tecnologia informatica. E’ un deciso atto di maturità, quello di prendere coscienza della nostra umanità 4.0, del fatto che le nuove tecnologie, gli strumenti di uso quotidiano come il PC, la stampante, i social network, non sono colpi di spugna su un passato più intimo e umano, anzi, ci potenziano con mezzi di comunicazione ed espressione nuovi, originali, ci aiutano ad esprimere il più classico dei sentimenti, l’amore, nelle sue infinite sfumature dolci-amare, con parole nuove, attuali, comprensibili da ogni età.
Viviana riesce a creare un nido emozionale accogliente sia per chi ha amato la poesia del passato, quella libera e trasgressiva dei versi sciolti o quella classica, manzoniana, dal ritmo pulsante di metrica e rime; sia per chi non ha amato la poesia del passato, perché non la riusciva a sentire propria, il quale troverà più facilmente qui una forma espressiva diretta, graffiante, immediata, senza falsi pudori ma mai eccessiva. Moderna.
La prima parte, Amore, affonda nel rapporto di coppia complicato da malintesi, squilibri di passione, gelosie, inconciliabilità momentanee o definitive.
Emblematica la sfida amara a non essere ricercata nella vera identità, quanto piuttosto, pur di essere amata, venire immaginata a piacimento nella poesia che dà il titolo alla raccolta:
Se mi ami sopravvalutammi non cadere nell’inganno di amarmi per quello che sono sono stanca di faticare di dovermi sempre impegnare tu indossami senza provarmi comprami senza garanzia se mi ami sopravvalutami sii bello e condannato un premio estratto a sorte un dono immeritato.
La sintesi lirico-tecnologica emerge in più componimenti, da Il tuo nome è la mia password
…la chiave con cui scrivo, lavoro, compro, pago, rispondo, mi collego col mondo. …
a Oggi il mio schermo piange
Oggi il mio schermo piange Sui tui ‘mi piace’ alle altre … Nella finestra della chat Il tuo ultimo saluto di cinque giorni fa. Rimango appesa alla corda del mouse …
La seconda parte, Sopravvivenza, attraversa singoli momenti della vita collegati all’elemento tempo, dall’infanzia alla vecchiaia, cogliendo il carico emotivo che si ha guardandosi indietro tappa dopo tappa.
La malinconia sottile dell’uscita dall’infanzia:
… Non so come sia potuto accadere addomentandomi con il mio cane accanto. Un giorno mi svegliai e lui era di stoffa e io, io ero come loro
La desolazione di amicizia infantili infrante da futilità e mai più ricostruite:
Le amiche perdute … scambiano parole civili ma non si sanno più. Del grattacielo della vita Hanno visto insieme solo l’ingresso, ora troppo vecchie per piangere sul veleno versato.
Il senso angosciante della sfioritura
Le vecchie signore … si guardano allo specchio con gli occhi della memoria e sono ancora belle quando nessuno le vede.
La gentile volontà di conciliare il vecchio e il nuovo è ispirazione del piccolo capolavoro La giovane stampante e il vecchio calamaio. Altrettante perle di originalità e tenerezza Donde, I libri da restituire, Due brutti, Cedo il posto sul bus. Il tempo inesorabile, l’illusione e la disillusione, la perdita, il soffio dell’utopia di poter trattenere qualcosa.