Il filo sottile di Arianna, di Lorenzo Sartori (Laurana)

Il filo sottile di Arianna, di Lorenzo Sartori (Laurana)

Arianna, figlia del re di Creta, innamorata perdutamente di Teseo, donna di raffinata intelligenza che usò per aiutare l’amante ad uscire dal labirinto con il famoso filo da riavvolgere una volta compiuta l’impresa di uccidere il Minotauro, Arianna che poi l’eroe abbandonerà addormentata sull’isola di Dioniso dove sarà il dio dell’ebbrezza a consolarla dell’onta; Arianna è, nel romanzo di Lorenzo Sartori, la bellissima, struggente figura sulla quale si apre il sipario della storia: al braccio di un uomo più anziano di lei, elegante e facoltoso, in uno dei ristoranti più chic e costosi di Milano, si siede al solito tavolo dal quale poco dopo l’uomo si alzerà per andare in bagno e non farà più ritorno. Arianna è l’affascinante e misteriosa cliente che si rivolge all’investigatore Andrea Basilio, ex poliziotto, ex marito di Martina, padre adorante della piccola Camilla, un personaggio che attrae da subito, conquista il lettore per la semplicità che lo distingue da tanti investigatori, commissari, poliziotti, spesso caricati di una personalità eccessivamente alternativa tanto da ricondurli ad un cliché gettonato. Andrea Basilio è diverso, è ‘normale’, sebbene proprio l’anormalità della sua professione di un tempo, lo abbia portato alla separazione. Il rapporto con la moglie Martina, però, è rimasto molto amichevole, qualcosa di più della banale ‘amicizia’ che, bene che vada, s’instaura fra due ex. La loro, più che un’amicizia, è il ricordo del rapporto di coppia da cui è nata una figlia, un ricordo solido e forse più sincero di un’amicizia affettata.

Arianna si rivolge a lui per scoprire che fine ha fatto Leonardo Maggioni, il ricco industriale con il quale aveva una relazione e che è scomparso ingiustificatamente e incomprensibilmente. “È la prima volta che a rivolgersi all’agenzia è un’amante e non una moglie”. Si lascia sfuggire lui. Ma lei, pur replicando con fine ironia, “Immagino che la tariffa sia la stessa”, vuole sapere. E non solo perchè quella sera ha dovuto saldare il conto del ristorante, ma anche per qualche altra oscura ragione che Andrea percepisce dal mistero che aleggia intorno alla ragazza. Il fascino di lei è irresistibile. Così, quando una sera la sorprende in un bar con un uomo che si sta comportando in modo vistosamente nervoso, andandosene e lasciandola sola – per la seconda volta abbandonata da un uomo – non rifiuta l’invito di lei ad accompagnarla a casa e a passare la notte nel suo appartamento. 

È uno strano, appassionante e sorprendente giallo. Ci sono più vittime, ma gli assassinii sono per lo più involontari o indiretti. Ciononostante ci sono altre responsabilità in gioco, resposnabilità che diventano colpe quando provocano paura, rimorso, vendetta, morte, perché a loro volta nascono da paure, rimorsi, rancori, vendette. Il filo di quelle storie parte da Arianna. serpeggia nello spazio e nel tempo, legando le persone coinvolte in un sodalizio di astio e rancore.

Sono labnegazione, il coraggio, la determinazione guidati dallaffetto a prendere la forma della giustizia che strappa quel nodo. Figure come quelle di Andrea e di Viola, l’ispettore di polizia che affianca Andrea. Ma anche figure come quella di Don Mario, amico fidato di Andrea che rappresenta un simbolo di quell’abnegazione, di quel coraggio e di quella determinazione. Un simbolo laterale rispetto alla trama principale ma molto significativo. A dimostrazione non solo della potenza di quella volontà di giustizia, ma anche della possibilità di allentare i nodi prima che siano troppo stretti. E figure apparentemente marginali come quella della piccola Camilla, che non solo rappresenta il punto di riferimento etico di Andrea, il limite oltre il quale sa di non potersi spingere per mantenere una dignità di marito (seppure ex), di padre e di uomo, ma anche perché è una figura vivacemente attiva nella trama, a fianco del padre, capace con la sua schietta semplicità, di tenerlo all’interno di quel confine, presentandogli inconsciamente ma efficacemente valori di rispetto, premura, affidabilità.