Così in terra, di Patrick Fogli (Mondadori)

Così in terra, di Patrick Fogli (Mondadori)

“Così in terra” potrebbe sembrare una storia di miracoli, di fantascienza, di un supereroe capace di prodigi inspiegabili. Ma non lo è. È la storia di un uomo, Daniel, e del suo cammino alla ricerca di se stesso, da quando, a cinque anni, arriva con la madre malata alle porte di un orfanotrofio, senza sapere che vi resterà fino alla maggiore età. Quella stessa notte sua madre muore e il bambino, già orfano di un padre di cui non sa nulla, si ritrova solo al mondo in quell’istituto religioso, affidato alle cure della giovane suor Anna che si stupisce di non vedergli versare una lacrima.

“Sono qui e non so cosa mi succederà” si dice Daniel. “Voglio imparare a non avere paura del buio e a stare da solo, voglio imparare a non tenere la mano di nessuno, anche se adesso mi sembra di cadere, e a non piangere, perché non lo so fare e non ho pianto solo perché non posso, e l’unica cosa che so davvero fare è obbedire, essere più bravo che riesco e lo farò ancora, anche se è difficile e non è qui che vorrei stare e non è la mano di suor Anna che vorrei, ma non c’è quella che vorrei, non ci sarà più, mai più, mai più è una brutta parola, sembra un sasso che rompe un vetro.”

Da quel momento Daniel fa della sua vita una diga, dietro cui si costruisce “un guscio, un riparo in cui abbraccia se stesso e sbatte fuori il mondo”.

Ben presto scopre di avere un incredibile potere, come un super eroe di quei fumetti che di nascosto condivide con i compagni. Non sa gestirlo, ne è spaventato, per timore di essere considerato pazzo non lo rivela a nessuno. Si rende conto di essere diverso, e come uno degli amati super eroi – molti anch’essi orfani – indossa una maschera.

Grazie a quella forza invisibile, di cui non conosce l’origine, da adulto diventa un grande illusionista, nuovo Houdini artefice di trucchi prodigiosi. Il successo mondiale lo rende ricco e famoso ma non lo libera dal disagio: solo con se stesso deve attingere a tutte le sue forze per combattere le sue paure e gestire il suo terribile potere.

Vive una vita pubblica che non gli appartiene, in un mondo a rovescio. La sua verità è quella del palcoscenico, dove compie prodigi senza trucchi. Nel privato si nasconde dietro una riservatezza che sconfina nella misantropia. Sono poche le persone di cui si fida, ancora meno quelle con cui si confida. È ateo ma due figure religiose sono fondamentali per lui: suor Anna, che protegge il piccolo orfano facendogli da madre, e Padre Simone, sacerdote di periferia. È lui l’interlocutore che Daniel interroga instancabile, con cui si confronta, cercando risposte sul senso della vita, sulle ragioni della sua unicità, l’unico a cui permette di scoprire la verità, con esito disastroso.

“Così in terra” è la storia di un ragazzo, poi uomo, come gli altri eppure diverso, ingabbiato dal potere di quei miracoli che gli rendono impossibile considerarsi normale nonostante desideri disperatamente esserlo. Con una scrittura potente e immaginifica, in pagine spesso toccanti, Patrick Fogli narra il cammino solitario e incessante di Daniel alla ricerca di quella spiegazione che, sorprendente e terribile, infine arriva.

È un romanzo di introspezione psicologica, sul difficile percorso dell’accettazione di se stessi, delle proprie fragilità, delle proprie zone oscure e dei dolori più grandi, quello della morte e dell’abbandono. È la storia di tutti gli esseri umani, raccontata con una narrazione intensa, ricca di suggestioni, che scava nel profondo e suscita emozioni forti.