Mentre Bologna dorme, di Massimo Fagnoni (Minerva)

Mentre Bologna dorme, di Massimo Fagnoni (Minerva)

Mentre Bologna dorme, in una notte maledetta c’è una ragazza che si lancia dal più alto grattacielo della città.  E’ una notte di giugno del 2018 e lei si chiama Francesca Forni, è una ragazza molto bella e il suo suicidio porta con sé una scia di segreti e misteri. In apparenza pare  un “normale” suicidio, ma ben presto verranno a galla varie circostanze tutte da chiarire. Il primo agente a giungere sul luogo del suicidio è Marco Belli della Polizia Locale di Bologna che chiede ausilio ai carabinieri del nucleo operativo. E qui entra in scena il Maresciallo dei Carabinieri Giuseppe Greco, quello già conosciuto in altri libri, quello capace di svolgere  indagini brillanti risolvendole con intuizioni e professionalità. Parte l’ attività investigativa  degli organi di polizia volta all’accertamento dei fatti, ma non è l’unica perché a questa indagine se ne viene affiancando un’altra  incentrata su un caso di lettere anonime, pedofilia e satanismo. Tra le due inchieste da seguire   è indubbiamente più  coinvolgente quella del suicidio, ma il maresciallo Greco decide in primis di indagare la pista delle lettere anonime e  assegna ai suoi collaboratori il caso del suicidio. E qui  comincia e si amplifica il noir. Con l’aiuto e la collaborazione della polizia locale, Greco e i suoi uomini dipaneranno questo nuovo caso, mentre sul suicidio di Francesca indagherà un investigatore privato assoldato dal suo disperato fidanzato, Attilio Abate. Si tratta di un carabiniere in pensione, amico di Greco, che esplorando meticolosamente scoprirà tutto il torbido che abitava nella vita di Francesca. Le due indagini parallele e slegate concludono la serie del maresciallo Greco in un libro che la maestria di Massimo Fagnoni sa rendere lettura ricca e densa, innestando momenti di conoscenza e riflessione.

Lo sfondo della storia è la Bologna contemporanea, così tra queste pagine il lettore, soprattutto quello bolognese, se ne sentirà  immerso e come una sorta di ombra, di fantasma, potrà  vagare  tra le vie e le piazze della città. Per i bolognesi, c’è dunque  il fascino  aggiunto di leggere un noir ambientato in una città che si conosce, ritrovandone la geografia, gli spazi, i perimetri, i luoghi e le atmosfere.

La scrittura scorrevole e le misteriose vicende narrate, permettono una lettura  alimentata, in più, da una  suggestione raccolta da Fagnoni che può passare al lettore. Mentre New York dorme, in una notte dell’anno 1947 si suicidò  una ragazza, Evely, lanciandosi dall’ultimo piano dell’Empire State Building e finendo su una limousine che la accolse come fosse una coperta, avvolgendola nella sua intatta bellezza. Passava sulla 34 strada un giovane fotografo che facendosi largo tra la folla scattò una foto diventata celeberrima  in cui, accanto alle lamiere contorte si esprime la tranquillità raggiunta  da questa bellissima ragazza che la caduta non  intaccò restituendone il viso da bella addormentata e il corpo in una posizione di sereno riposo. Ed era senza scarpe. Elemento questo che anche nel romanzo di Fagnoni avrà un suo peso. L’iconica fotografia fece il giro del mondo suggestionando scrittori , artisti come Andy Warol e cantanti come David Bowie. E questo, che con un terribile ossimoro, è stato definito il suicidio più bello del mondo, ha stimolato la vena narrativa di Fagnoni portandolo a ripercorrere una simile vicenda e scegliendo di ambientarla nel contesto bolognese. C’è poi un altro giallo in questo noir, un giallo che si innesta verso la fine  del romanzo: il maresciallo Greco disilluso, deluso, disincantato, senza più stimoli, amareggiato, avvilito, frustrato però tanto amato dai lettori che lo hanno seguito in parecchi libri, esce di scena. Ma siamo certi che ritroveremo questo personaggio così forte e carismatico in altre pagine, in altre storie, in altre indagini come sempre avvincenti. Bologna lo aspetta…