L’ultima volontà, di Giliola Coloari (Edizioni del Loggione)

L’ultima volontà, di Giliola Coloari (Edizioni del Loggione)

Il romanzo d’esordio di Giliola Colari, di ambientazione bolognese e incentrato sui rapporti familiari spezzati per motivi diversi, presenta le sfaccettature di uno young adult, di un romance e di un romanzo di formazione.

Amedeo, il giovane protagonista, ventenne, è sato cresciuto dalla nonna Flora, titolare di un ristorante. Non ha mai saputo nulla del padre nè ha mai sentito parlare di altri parenti. Fino al giorno in cui la nonna muore improvvisamente per un attacco di cuore. La sua vita, appena affacciatasi ad una promettente storia d’amore con Elena, in un idilliaco appuntamento ai Giardini Margherita in un giorno d’estate, si ritrova improvvisamente travolta da una serie di cambiamenti che sembrano strappargli ogni punto di riferimento e imporgli nuovi legami: quello con Giovanni, il cuoco del ristorante della nonna che aveva sempre visto ma mai conosciuto veramente e che diventerà a poco a poco guida, amico, confidente, e, alla fine, molto molto di più.

Il tema della crescita dell’uomo dall’adolescente è trattato attraverso la perdita e la conquista, di legami e di consapevolezze. A poco a poco la sua professionalità in cucina cresce e lo gratifica, recupera i ricordi di ricette imparate dalla nonna che riaccendono il legame che li aveva uniti. Un legame che è destinato a rafforzarsi nel rapporto con altri: prima erano loro due, l’infanzia e la prima adolescenza, poi Giovanni, Elena e lo zio Alberto. Figura tormentata da errori di gioventù che l’avevano portato a separarsi dalla madre senza dare più notizie di sé, non era mai stato capace di riavvicinarsi a lei. Sarà attraverso e insieme ad Amedeo che Alberto riuscirà a ricostruire un nuovo rapporto con la madre.

Il cibo preparato con fantasia, in collaborazione, diventa lo strumento di resilienza di fronte alle perdite, di perdono, e di seconda possibilità. L’utimo colpo di scena per i lettore lo sarà anche per Amedeo: un ennesimo ciclone che lo viene a travolgere quando meno se lo aspetta, ma che gli offre molto più di ciò che sul momento gli toglie: se la delusione ed il rancore per un attimo la attaccano, la comprensione maturata dalla seconda possibilità che lui stesso ha dovuto chiedere, gli fa molto rapidamente capire che non desidera altro che dare anche agli altri quella seconda possibilità.

Speciale è la trattazione della figura della nonna: quella di Amedeo ma anche quella di Elena. Due persone che sono state accanto ai nipoti crescendoli quando i genitori per vari motivi non potevano farlo. Persone che tanti di noi hanno avuto nella propria storia e che ritrovano in questo romanzo, nella cornice che più le contraddistingue, soprattutto nella nostra regione, quella della cucina.

La scrittura essenzialmente paratattica offre una grande scorrevolezza di lettura ed i personaggi sono verosimili e amabili nelle loro incertezze, nella loro fragilità di fronte alle tentazioni e nella loro capacità di recuperare e imparare dagli errori.