Il giardino segreto, di Frances Hodgson Burnett

Il giardino segreto, di Frances Hodgson Burnett

«Voglio partire con una premessa, ossia che non siamo noi che cerchiamo i libri quanto sono i libri a trovarci. Io non sarei mai entrata in contatto con questo libro se non fosse stato per una serie di decisioni e casi fortuiti che mi portarono in quell’Autogrill in quel giorno d’estate per farmi notare quella copertina. Una copertina che non sarebbe mai stata notata da un adulto, ma che prese immediatamente il mio occhio con quel suo rosa acceso ed il disegno di una bambina della mia età. Un’edizione da quattro soldi fatta solo per riempire il catalogo, ma che ebbe comunque l’effetto di catturarmi: “Il Giardino Segreto” di Hodgson Burnett.

La storia è parecchio semplice e viene praticamente svelata tutta dal titolo del libro, ma non è per questo che si legge questo libro. Lo si legge per come vengono dipinti i personaggi, con tratti decisi di matita che non lasciano spazio ad alterazioni; se non fosse che è una matita acquerellabile e quindi quando ci aggiungi dell’acqua, probabilmente delle tue stesse lacrime, i colori iniziano a mischiarsi e le linee diventano più dolci e soffuse. Nel libro c’è un personaggio che rimane assente fino all’ultimo capitolo, ma persino lui fa sentire la sua presenza nel modo in cui gli altri personaggi parlano tra di loro ed interagiscono con il giardino.

È una lettura bellissima ed alquanto veloce per le persone che vogliono leggere sotto l’ombrellone come ho fatto io o per quelle che vogliono cimentarsi nei classici.

Lo consiglio anche per tutti quei bambini e bambine topi di biblioteca che magari si sono stancati di leggere sempre Geronimo Stilton.