Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo. Il Ladro di Fulmini” di Rick Riordan (Mondadori)
«“Non ho scelto io di essere un mezzosangue. Se state leggendo questo libro perché pensate di esserlo anche voi, vi do un consiglio: chiudetelo all’istante. Credete a qualsiasi balla i vostri genitori vi abbiano raccontato sulla vostra nascita e cercate di vivere una vita normale. Essere mezzosangue è pericoloso. È terrificante. Nella maggior parte dei casi, si finisce ammazzati in modi orribili e dolorosi.”
È così che comincia questo libro dove le divinità del Pantheon greco esistono ed hanno ancora dei figli con i mortali. Figli estremamente potenti che più spesso che non fanno scaturire delle guerre. Per questo le tre divinità più potenti, Zeus, Poseidone ed Ade, hanno promesso di non avere più figli mezzosangue. Ma quando una profezia minaccia l’esistenza stessa degli dei dell’Olimpo, la folgore di Zeus è stata rubata e si prospetta una guerra che distruggerà il mondo, sta a Percy Jackson, un ragazzino problematico che è stato espulso da più scuole di quanto voglia ammettere, salvare la situazione, trovando nuovi amici e nemici per la strada.
Mi ricordo che quando lessi per la prima volta questo libro mi piacque così tanto che pregai mia madre di prendermi gli altri e lei per risposta mi portò in tutti i mercatini dell’usato a cercare i libri che mi mancavano, libri che divorai a loro volta.
Questo libro ha trovato il giusto mezzo tra l’essere esilarante (partendo dai titoli dei capitoli) e creare un’atmosfera di suspense tipica dei film d’azione, con pericoli che intralciano il nostro eroe da ogni dove.
Credo onestamente sia una lettura fantastica per ragazzi delle medie che vogliono passare a leggere libri un po’ più seri e con meno figure, ma continuando a divertirsi mentre leggono.