Una questione privata, di Beppe Fenoglio (Einaudi)

Una questione privata, di Beppe Fenoglio (Einaudi)

Uno dei più grandi misteri della letteratura italiana è se la fine di questo romanzo di Beppe Fenoglio dovesse essere questa o se la pubblicazione postuma alla morte dell’autore ne abbia compromesso i contenuti. Nonostante ciò, Italo Calvino decise di pubblicarlo lo stesso e nella prefazione dell’edizione del ’64 del suo libro “Il Sentiero dei Nidi di Ragno” concluse dicendo che era al libro di Fenoglio che voleva fare la prefazione, non al suo.

La trama prende una direzione che non molti altri libri sulla Resistenza hanno preso: quella di una guerra non più idealistica o politica, ma portata avanti per un proprio tornaconto personale, in questo caso l’amore di una donna.

Ho apprezzato che comunque alla storia del protagonista che cerca di tornare dalla sua amata, Fenoglio inframmezza anche episodi che lui stesso ha vissuto in quanto partigiano bianco.

Il ritmo della narrazione aumenta di velocità insieme alla posta in gioco fino all’ultima parola ed è per questo che alcuni studiosi ritengono che il libro non dovesse finire come finisce attualmente.

Tutto sommato però è una lettura coinvolgente che ti prende dal primo capitolo e non ti lascia più andare.

Lo consiglio soprattutto per i giovani adulti del nostro tempo in quanto per una volta un romanzo partigiano parla di noi e non di quarantenni inaspriti dalla vita, ma in realtà credo che chiunque possa trovarci qualcosa di utile leggendolo.