Categoria: Recensioni

Asimov: un volto inedito, di Claudia Piccinno (Il cuscino di stelle)

Non amava particolarmente la fantascienza e quando il docente le assegnò una tesi su Asimov, Claudia Piccinno storse il naso. Ma accettò la sfida. E fece bene perchè scoprì che Asimov non si era dedicato solo alla letteratura fantascientifica, dove incontestabilmente raggiunse i massimi vertici, ma fu molto eclettico, toccando tanti altri generi fra i …

Questo è il mio sangue, di Matteo Bortolotti (Mondadori)

Un esordio Mondadori per un giovane di 24 anni è uno scoop. Matteo Bortolotti, di Bologna, ha questo fiore all’occhiello della propria carriera di scrittore, sceneggiatore, docente, consulente di marketing umanistico. Un esordio d’impatto, impietoso, appassionato che guarda con coraggio l’ambiente più umile e disilluso di una Bologna che non è solo rarefazione storica medievale, …

Il respiro della grande casa, di Nadia Galli (ED)

Un omaggio alla famiglia, nei suoi rapporti allargati e nel suo legame forte e profondo con la terra, le sue colture e le sue tradizioni. Nadia Galli, colpita come molti abitanti di Calderara di Reno, dalla morte di Marco Piana, bidello scolastico noto e amato da tutti, prende spunto dalla nostalgia e dal dolore condiviso …

Il club dei perdenti, di Andrew Clements (Rizzoli)

Versione al maschile della Matilde di Dahl, Alec è un ragazzino che al suo primo giorno in I media, si ritrova già convocato in Direzione, secondo quello che per lui è ormai un rito, dopo i cinque anni delle elementari nello stesso istituto comprensivo: era stato sorpreso a leggere. Del resto, era molto difficile non …

Il portico più lungo del mondo, di Federica Iacobelli e Teresa Soralaevich (Minerva)

Volumetto della collana Fatterelli Bolognesi che l’Editore Minerva dedica ai lettori più giovani offrendo episodi storici della nostra città in forme a loro adeguate, questo delizioso racconto di Federica Iacobelli, illustrato daTeresa Soralevich, ripercorre la costruzione del portico di San Luca, svoltasi nel corso di secoli, da un punto di vista insolito e molto efficace, …

Il sapore amaro della vendetta, di Saverio Gamberini (Freccia d’Oro Editore)

Settimo romanzo di Saverio Gamberini, prolifico scrittore della bassa padana, la cui insaziabile sete di introspezione psicologica lo porta a ricercare continuamente manifestazione emotive complesse da approfondire e chiarire. Sebbene si collochi non solo cronologicamente ma anche contenutisticamente dopo “Il condominio creativo” per richiami ad alcuni episodi e personaggi, non ne è a tutti gli …

Felsina e la leggenda di Aposa, di Angela Nanetti (Minerva)

Parte di una collana dedicata ai lettori più giovani ai quali si desidera far conoscere episodi legati alla cultura bolognese, questo delicato racconto di Angela Nanetti illustrato con leggiadria da Arianna Farricella, affonda le sue radici nella mitologia romana rievocando la storia ancora precedente, quella etrusca, di quando Bononia si chiamava Felsina. Riferisce la leggenda del torrente …

Il segreto della cavallina storna, di Maurizio Garuti (Minerva)

Con la sua prosa piana, sussurrata, gradevole come quella di una fiaba, Garuti scrive un romanzo denso di emozioni che è nello stesso tempo storico, sociale e di formazione.  La formazione è quella del protagonista narratore in prima persona, il ragazzino Mario, nell’abbraccio caldo della famiglia allargata nella quale è nato e cresciuto, in un …

Aromia e le saponette magiche, di Costanza Savini (Il Ciliegio)

Libro delizioso sia per il testo di Costanza Savini, una fiaba classica, raccontata con il tocco lieve e ondeggiante delle fiabe, ma in un linguaggio moderno che avvicina grandi e piccoli, sia per le bellissime illustrazioni di Cinzia Praticelli, colorate, effetto pastello, che riescono quasi a trasmettere i profumi in cui è avvolta tutta la …

Valerio Varesi, Lo stato di ebbrezza (Frassinelli)

In questo terzo capitolo della storia della nostra Repubblica, Varesi dà prova di una potenzialità stilistica sorprendente: la sua prosa si veste di slang in omaggio alla maniera spregiudicatamente vivida di Céline che l’autore ammira particolarmente come ‘fotografo’ realista: “La lingua si colorava così di un gergo più icastico. Smollavano del tutto le frontiere del …